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De Europa  Special Issue 2026

Reti, algoritmi, cittadinanza: verso la sfera pubblica europea post digitale
Special Issue De Europa 2026

Editor
Marinella Belluati (Università di Torino)

Tema e motivazioni

L’idea di una sfera pubblica europea, intesa come spazio comune per il confronto democratico e la costruzione di un’opinione pubblica transnazionale, è da decenni al centro di un intenso dibattito accademico e istituzionale. In un contesto geopolitico, sociale e tecnologico in costante trasformazione, è necessario interrogarsi nuovamente sulle condizioni di esistenza e sostenibilità del concetto di sfera pubblica formulato da Habermas nel XX secolo e rivista alla luce dei principi di partecipazione democratica e al processo di digitalizzazione della società attuale.

Due fenomeni stanno oggi profondamente riconfigurando la natura e le dinamiche della sfera pubblica europea: da un lato, la digitalizzazione radicale dello spazio pubblico, che ha moltiplicato i canali di espressione e informazione, ma che ha anche generato asimmetrie nell’accesso, la frammentazione delle comunità discorsive e la vulnerabilità alla disinformazione. Dall’altro, l’intelligenza artificiale, che non è solo una tecnologia neutra ma una vera e propria infrastruttura epistemica e comunicativa capace di incidere sui processi cognitivi, decisionali e deliberativi alla base della cittadinanza democratica spingendosi al di là della prospettiva di digitalizzazione dello spazio pubblico.

Questi sviluppi pongono interrogativi cruciali:

- Come si ridisegnano le relazioni tra cittadinanza, media e istituzioni nella sfera pubblica europea digitalizzata?

  • In che modo gli algoritmi di selezione e profilazione influenzano l’opinione pubblica e la rappresentanza politica in Europa e incidano sui processi elettorali?
  • Quali modelli di governance democratica sono compatibili con la crescente automazione delle interazioni pubbliche e delle comunicazioni istituzionali?
  • Esistono spazi di partecipazione digitale autenticamente europei, capaci di superare le barriere linguistiche, culturali e tecnologiche?
  • In che modo l’intelligenza artificiale generativa sta cambiando i media nell’era post-mediatica e quali sono gli impatti sulla sfera pubblica europea?
  • Come le nuove tecnologie digitali e l’IA trasformano lo spazio pubblico contemporaneo e quale ruolo ha la regolamentazione contro la disinformazione e per la qualità del dibattito pubblico?

Questo numero monografico della rivista De Europa si propone di fare il punto su questi temi in un’ottica interdisciplinare e transdisciplinare, promuovendo il dialogo tra studiosi e studiose delle scienze sociali, della comunicazione, della filosofia politica e del diritto, ma anche tra professionisti della comunicazione pubblica e istituzionale, policy makers e operatori delle istituzioni europee e internazionali.

L’obiettivo di questo numero speciale è quello di riflettere criticamente sul futuro della sfera pubblica europea in un'epoca in cui la tecnologia digitale non solo media, ma modella le condizioni della partecipazione democratica, dell’informazione, della fiducia pubblica e del senso di appartenenza. In particolare, l’intelligenza artificiale solleva dilemmi etici, giuridici e politici che toccano la trasparenza delle fonti, la responsabilità delle scelte algoritmiche, il pluralismo informativo e la protezione dei diritti fondamentali.

In questo scenario in rapida evoluzione, la ricerca accademica è chiamata a fornire strumenti concettuali, analitici e normativi per comprendere — e orientare — le trasformazioni in atto, contribuendo a delineare una cultura civica digitale europea capace di coniugare innovazione, inclusione e democrazia

Call per contributi

In particolare, in questo numero speciale, sono benvenuti contributi teorici, empirici, comparativi, metodologici e proposte di casi studio, purché rigorosi e in dialogo con il corpo teorico della sfera pubblica e gli studi su media, IA e democrazia. Si incoraggiano pertanto contributi che indaghino, tra gli altri, i seguenti filoni tematici:

  • Ridefinizione della sfera pubblica europea nell’era digitale: trasformazioni nei confini, nelle modalità di partecipazione e nei livelli di interazione (locale, nazionale, sovranazionale). Algoritmi pubblici, IA e mediazione sociale: filtraggio delle notizie, timeline personalizzate e bolle informative.
  • Disinformazione, manipolazione algoritmica e campagne digitali: sfide per la conoscenza pubblica e la fiducia nelle istituzioni europee.
  • Accesso digitale e disuguaglianze: il digital divide tra regioni, generazioni e gruppi sociali e i suoi impatti politici.
  • Governance e regolazione della comunicazione digitale europea: AI, trasparenza algoritmica, diritto all’oblio e diritti digitali.
  • Tecnologie digitali e comunicazione istituzionale europea: uso di chatbot, intelligenza artificiale e piattaforme da parte di Commissione, Parlamento e agenzie.
  • Spazi di deliberazione digitale europea: public spheres online, piattaforme civiche transnazionali, media digitali pubblici.
  • Intelligenza artificiale e pluralismo politico: rischi e opportunità per polarizzazione, pluralismo e deliberazione sovranazionale.
  • Elezioni europee e spazio digitale: partecipazione, campagne online, interferenze e tutela dell’integrità elettorale.

Tipologia dei contributi

Per la vostra proposta di articolo

Di seguito alcune indicazioni per gli autori e le autrici. Si veda l’allegato per tutte le indicazioni di formattazione.

  • L’articolo deve essere inedito e originale, di circa 5.000–8.000 parole, comprese note e riferimenti.
  • L’articolo deve essere accompagnato da un abstract di circa 200–300 parole con 5–6 parole chiave, inviato in un file separato, in inglese e nella lingua dell’articolo.
  • Gli articoli devono essere redatti in modo da facilitare la valutazione anonima (ad es. evitando espressioni come “come ho già sostenuto”, “sulla scorta del mio lavoro recente”, ecc.).
  • Le note devono essere collocate a piè di pagina, numerate consecutivamente e non consistere esclusivamente in riferimenti bibliografici.
  • I titoli (1) e i sottotitoli (1.1) devono essere brevi e chiari; il grassetto va usato solo per i titoli; un’eventuale introduzione deve essere distinta dall’abstract inviato.
  • Per citazioni fino a 25 parole: inserire la citazione tra virgolette: “testo citato”; usare il corsivo per citazioni in una lingua diversa da quella dell’articolo (“testo citato in lingua straniera”).
  • Per citazioni superiori a 25 parole: non usare le virgolette, ma inserire un nuovo capoverso.
  • Usare il corsivo per le parole straniere e non per enfasi.
  • Figure, tabelle e grafici devono avere titoli brevi e descrittivi, e la loro collocazione nel testo deve essere indicata chiaramente.
  • Riferimenti: inserire le fonti direttamente nel testo nel modo seguente: (Wodak 2015: 23).
  • I riferimenti vanno raccolti in una sezione titolata alla fine dell’articolo; gli autori vanno elencati in ordine alfabetico e nel modo seguente.

Per i libri:

Belluati, Marinella, e Paolo Caraffini (a cura di) (2015). L’Unione Europea tra istituzioni e opinione pubblica. Roma: Carocci.

Wodak, Ruth (2015). The Politics of Fear: What Right-Wing Populist Discourses Mean. New York: SAGE.

Per gli articoli:

Luccetti, Nicholas (2013). “Eritrea 1947–1950. La comunità italiana e il destino della regione”. Contemporanea, XVI/2, 239–260.

Per i capitoli:

Morelli, Umberto (2015). “Il Parlamento europeo nella storia del processo di integrazione dell’Europa comunitaria”. In: Marinella Belluati, Paolo Caraffini (a cura di), L’Unione Europea tra istituzioni e opinione pubblica. Roma: Carocci, 33–55.

Se necessario, inserire una Sitografia dopo la sezione Riferimenti, in ordine alfabetico, come segue (si ricorda di rimuovere l’hyperlink e di indicare in nota a piè di pagina la data di consultazione).

Sitografia

European Union Database – IATE

http://iate.europa.eu/

Si ricorda:

  • Una breve nota biografica deve accompagnare il file dell’articolo, con il nome completo dell’autore o dell’autrice, l’istituzione di appartenenza e l’indirizzo email.
  • Il nome dell’autore o dell’autrice non deve comparire nel file dell’articolo caricato né nei relativi metadati. Per ulteriori dettagli consultare il sito della rivista: https://www.deeuropa.unito.it/content/Submit_an_article.

Lingue accettate

Italiano, inglese, francese. (Si consiglia che l’abstract sia anche in inglese, indipendentemente dalla lingua del testo.)

Calendario aggiornato

Scadenze

  • Invio abstract (300–500 parole): entro 20 dicembre 2025
  • Comunicazione esito abstract: entro 1° febbraio 2026
  • Invio manoscritti completi: entro 30 giugno 2026
  • Comunicazione commenti: entro il 1° agosto 2026
  • Consegna versioni riviste: entro 15 ottobre 2026

 

Allegati i files della call in Italiano, Inglese e Francese