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JEAN MONNET CHAIR “NO FEAR 4 EUROPE”
Convegno
La paura del “Leviatano” europeo: globalizzazione, euroscetticismo e crisi della democrazia
a causa dell'attuale emergenza sanitaria il convegno è stato ricalendarizzato per il 14-15 ottobre 2020
Comitato scientifico
Fabio Zucca (coordinatore), Umberto Morelli, Giulio Facchetti, Paolo Bellini, Raffaella Cinquanta, Maria Eleonora Guasconi.
La secolare concezione naziocentrica ci ha abituato a considerare le questioni politiche, economiche e sociali come affari e problemi nazionali risolvibili soltanto all’interno degli Stati nazionali. Tuttavia il mondo è interdipendente, così come lo sono le sue problematiche, che quindi possono essere risolte solo adottando un punto di vista universale e globale o più concretamente almeno continentale.
Il Convegno La paura del “Leviatano” europeo: globalizzazione, euroscetticismo e crisi della democrazia si pone quindi l’obiettivo di indagare, in un’ottica interdisciplinare e nell’ambito delle attività della Cattedra Jean Monnet “No Fear 4 Europe” attivata presso l’Università di Torino (Chair holder Umberto Morelli), il tema della paura del Leviatano, del Super-Stato europeo, con particolare attenzione:
a) allo sviluppo dell’idea di Stato nazionale accentrato sovrano con riferimento alla storia dell’Europa continentale e del sistema europeo degli Stati che dalla pace di Westfalia si fonda sul dogma della sovranità nazionale;
b) all’evoluzione e alle modalità di diffusione dell’idea di Stato nazionale nel pensiero politico e filosofico nel XIX e XX secolo;
c) alla successiva crisi dello Stato nazionale, attraverso le due guerre civili europee, e alla nascita del progetto europeista e federalista che vede nell’unificazione europea l’unica risposta all’anarchia internazionale;
d) all’avvio del processo d’integrazione europea come tentativo d’adeguare lo Stato nazionale alle nuove condizioni economico-politiche mondiali;
e) al timore di perdere la sovranità assoluta dello Stato nazionale in favore di una sovra-struttura europea che in parte depriva gli Stati membri dei loro poteri (ex: le leve utilizzate per ottenere il consenso dell’opinione pubblica);
f) al timore di perdere l’identità nazionale e di diluirla in un melting-pot di “apolidi”, radicato nella tradizione dello Stato nazione che ha avuto origine con la Rivoluzione francese. Da questo timore derivano l’esigenza di rinazionalizzare le politiche trasferite all’UE e la resistenza a cedere ulteriormente la sovranità.
Il Convegno sarà promosso, oltre che dalla Cattedra Jean Monnet “No Fear 4 Europe”, dal Centre for Studies on Europe (TO-EU) e dal Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino, dal Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del ‘900 (CIRDS ‘900) e dell’Archivio storico dell’Università degli Studi di Pavia, dal Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione del territorio, dal Centro di Ricerche Epigrafiche e Documentali (CRED) e dal Centro di Scienza e Simbolica dei Beni Culturali (CSBC) dell’Università dell’Insubria.
Gli interventi dovranno approfondire l’indagine sulle radici storiche dell’interpretazione naziocentrica della realtà, motivarne la crisi in relazione alla crescita dell’interdipendenza globale e illustrare la nascita e lo sviluppo di proposte politiche alternative incentrate sulla sovranazionalità. A partire da quest’ottica, i contributi dovranno inoltre analizzare positività e criticità del processo di integrazione europea e spiegare le ragioni delle tendenze euroscettiche e della loro connessione con la rinascita di nazionalismi e populismi, in particolare al fine di dimostrare come la paura di un superstato europeo costituisca uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo di un’Unione europea più democratica, coesa e forte.
I temi in discussione saranno:
- Concetti naziocentrici
- Sovranità nazionali, processi di globalizzazione e regionalizzazione
- Identità nazionali e globalizzazione
- Identità nazionali e identità europea
- Sovranazionalità e integrazione europea
- Global governance
- Democrazia cosmopolita
I risultati del Convegno saranno divulgati nella forma di saggi e articoli sulla rivista «De Europa. European and Global Studies Journal».
L’organizzazione coprirà le spese per i momenti conviviali e una/due notti d’albergo per i relatori
Si invitano studiosi delle scienze storiche, politiche, sociologiche, economiche, giuridiche e filosofiche a presentare proposte di contributi, preferibilmente a carattere multidisciplinare e interdisciplinare, entro il 31 dicembre 2019, inviando un abstract che non superi le 500 parole e un breve curriculum ai seguenti indirizzi: